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Si prospetta un ordine post occidentale

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di Luciano Lago

I fallimenti delle politiche di Washington stanno sospingendo i grandi paesi emergenti a trovare un proprio percorso che non sia più legato alla subordinazione verso l’egemonia politica e culturale americana.
Come hanno scritto alcuni dei maggiori analisti ed esperti di varie nazionalità, nessuno oggi può fidarsi della superpotenza americana che ha dimostrato di svolgere un ruolo distruttivo in qualunque parte del mondo sia intervenuta .
Piuttosto molti paesi, dal Medio Oriente all’Africa, si rivolgono alla Federazione Russa che ha dimostrato di essere un potere che tende alla stabilizzazione e che riesce a dialogare con tutte le nazioni.
Attualmente, alcuni grandi paesi stanno mettendo da parte il dollaro e utilizzano altre valute, il che dimostra che gli Stati Uniti sono vittime del loro stesso unilateralismo . In contrasto con la politica statunitense, si sta facendo largo nel mondo in concetto del multilateralismo e della sua importanza elle relazioni internazionali . Attualmente l’ordine internazionale non può essere più limitato e condizionato dall’Occidente.


Stiamo iniziando a vivere in quello che si può definire un mondo post-occidentale, in cui ogni paese deve svolgere un suo ruolo e la sovranità deve essere rispettata anche se il suo sistema politico non è conforme alle potenze occidentali dominanti. Il vecchio pretesto di intervento degli USA e dei suoi alleati della NATO, quello della “tutela dei diritti umani”, non regge più, considerando i massacri di popolazioni civili di cui si sono responsabili gli USA e i loro alleati dall’ Iraq alla Libia, all’Afghanistan allo Yemen.

L’emanazione di sanzioni unilaterali, coercitive e internazionali da parte di Washington contro alcuni paesi, è un fenomeno che ha danneggiato le relazioni internazionali e prodotto delle conseguenze importanti . La prima fra queste conseguenze è la perdita della fiducia nel potere e nel modello americano.

La dominazione anglo USA sul mondo da decenni è stata basata su un modello economico e culturale di fabbricazione americana impostato sul consumismo, sulla preminenza del mercato, su una visione individualista e materialista della società, collegata con i miti dell’arricchimento personale e del successo. Anche questo è un mito che ha perso la sua efficacia assieme al sistema liberista occidentale che ha consentito l’arricchimento spropositato di una elite economica a scapito di grandi masse di persone sottoposte allo sfruttamento e sospinte alla marginalità economica.

Con l’arrivo di Donald Trump alla Casa Bianca, nel gennaio 2017, Washington ha aumentato in modo significativo le sue politiche di pressione a livello internazionale, innalzando il motto “America the First” ( gli Stati Uniti prima di tutti gli altri) .

Forze russe in Siria

Il ministro degli esteri russo, Serguei Lavrov, aveva segnalato da tempo che l’imposizione di nuove sanzioni e dazi commerciali da parte USA contro determinati paesi , risponde al tentativo di impedire la formazione di un nuovo Ordine Mondiale. Non si può dare torto al ministro Lavrov, quando questi afferma che, al giorno d’oggi, già stiamo vivendo in un mondo post occidentale che si trova ancora in processo di formazione, e che di fatto segna l’inizio di una nuova epoca storica.
Dopo la lunga epoca del dominio occidentale che è durato alcuni secoli, non è facile adattarsi alle nuove realtà che stanno arrivando, ai nuovi centri di forza economica, finanziaria e politica che potranno essere ubicati in Cina, in India, o in Brasile. Non solo questi ma anche altri paesi, per risorse e posizioni geopolitiche, giocheranno un ruolo fondamentale.
Di certo la Russia si avvantaggia di questo processo e rappresenta una potenza politica e militare che dispone di una sua sfera di influenza allargata, con il prestigio guadagnato dalla sua capacità di imporsi a difesa dei suoi alleati e dei suoi interessi geopolitici. Le decisioni di Mosca, a differenza di quelle di Washington, sono state sempre basate sul diritto internazionale e non hanno tenuto conto dei tentativi dell’Occidente di condizionare o limitare l’espansione della influenza russa con le minacce e le sanzioni.
In ogni caso si può prevedere che non è la Russia che guiderà il nuovo ordine mondiale ma il processo sarà di carattere storico e nessun paese, per quanto grande e possente, sarà in grado di fermarlo. Neppure con le restrizioni finanziarie o con le sanzioni e tanto meno con le minacce militari e la strategia di sobillazione.

L’Amministrazione degli Stati Uniti ha dimostrato di non avere rispetto di tutti gli accordi internazionali sottoscritti e, di fatto, si è ritirata da molti di questi ed ha calpestato il diritto internazionale, con la pretesa di imporre la sua giurisdizione a tutto il mondo. Allo stesso tempo, Washington si è trasformata in un potere centrale per le politiche di coercizione e l’imposizione di sanzioni e tariffe arbitrarie e unilaterali contro diversi paesi del mondo, compresi i suoi stessi alleati , per far avanzare le sue politiche imperialiste e neo coloniali.

Flotta USA NATO nel Mar Nero

Non è un caso che la Russia che la Cina, i principali competitor degli USA. insistono sul fatto che la politica estera dell’Amministrazione americana rappresenta una grave minaccia per la pace e la stabilità internazionali e hanno chiesto un’azione internazionale per contrastare l’unilateralismo di Washington. Sempre più paesi aderiscono alle nuove intese di cooperazione in Asia come in Africa e in America Latina.
Tutto questo rappresenta un cambiamento essenziale nell’assetto del mondo e la prospettiva di sviluppo e di futuro dovrà essere vista da puti di vista ben diversi da quelli che imponeva la visione americano centrica che ha dominato nel ventesimo secolo.

Luciano Lago


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