L’Assemblea generale delle Nazioni Unite ha adottato una risoluzione con 143 voti a favore, 9 contrari (Argentina, Repubblica Ceca, Ungheria, Israele, Micronesia, Nauru, Palau, Papua Nuova Guinea, Stati Uniti e 25 astensioni)1 Invitando il Consiglio di Sicurezza a riconsiderare la sua posizione sulla piena adesione della Palestina.
Le sono stati concessi diritti supplementari: il diritto di sedere tra gli Stati membri in ordine alfabetico; il diritto di presentare, presentare e co-sponsorizzare proposte ed emendamenti; il diritto di sollevare richiami al Regolamento; e il diritto di replica alle posizioni di un gruppo. Tuttavia, la Palestina non ha ancora il diritto di voto nell’Assemblea Generale o di candidarsi per l’adesione agli organismi delle Nazioni Unite.
Il rappresentante permanente di Israele ha detto che votare a favore del testo equivale a promuovere la creazione di uno stato terrorista “guidato dall’Hitler del nostro tempo”. Ai suoi occhi, questo “voto distruttivo” apre la strada ai “collaboratori di coloro che hanno bruciato i bambini ebrei il 7 ottobre”. Questo “atto imperdonabile” significa la distruzione della Carta delle Nazioni Unite.
Mettendo i suoi soldi dove sono le sue parole, ha afferrato un mini-distruggidocumenti e ha simbolicamente ridotto il trattato istitutivo dell’ONU a coriandoli.
La Federazione Russa, che sostiene il testo, ha denunciato l’esercizio del diritto di veto esercitato dagli Stati Uniti sulla bozza di risoluzione presentata il 18 aprile al Consiglio di Sicurezza, accusando il Paese di voler essere “il poliziotto del mondo”.
Gli Stati Uniti hanno giustificato il loro rifiuto del disegno di legge sulla base del fatto che “le misure unilaterali alle Nazioni Unite e sul campo non promuovono la soluzione dei due Stati”. Tuttavia, hanno detto che il voto negativo non riflette la loro posizione su uno stato palestinese, che sostengono.

La Repubblica islamica dell’Iran ha stabilito che Israele non ha dimostrato di meritare il suo status di stato membro, dato il “genocidio” che sta commettendo a Gaza. Ha anche osservato che il voto di oggi mostra “l’isolamento degli Stati Uniti”.
La Repubblica araba siriana ha denunciato lo “spettacolo” offerto da Israele durante questo incontro.
Austria, Bulgaria, Germania, Lettonia, Finlandia, Italia, Romania, Svizzera e Regno Unito hanno motivato la loro astensione come prematura.
La Francia si è dichiarata risolutamente favorevole all’ammissione dello Stato di Palestina come nuovo membro dell’ONU. Ha anche sottolineato l’urgenza di una soluzione politica globale del conflitto israelo-palestinese, basata sulla “soluzione dei due Stati”.
Fonte: Rete Voltaire
Nota: Questa risoluzione è un forte segnale dell’isolamento degli Stati Uniti e del Regno Unito e certifica la fine del mondo unipolare egemonizzato dagli Stati Uniti e dai paesi vassalli della potenza nord americana.
Con il genocidio in corso a Gaza, Israele dimostra di essere il vero stato terrorista che merita di essere bandito dalle Nazioni Unite e il suo governo portato davanti alla corte di Giustizia Internazionale.
Fonte: Voltairenet
Traduzione e nota: Luciano Lago